Dal 1924 una storia di pasta e di famiglia

Per noi produrre pasta è un’antica arte, patrimonio di storia e di cultura della nostra terra. Fieri di essere italiani e portare la pasta abruzzese nel mondo.

100 anni dalla prima produzione

Penne

Oltrepassando l'arco della porta di San Francesco, si accede al centro di uno dei Borghi più belli d'Italia, un tempo il più importante in Abruzzo. Qui si dice che nel 1216 il San Francesco andò a Penne, per dirimere una questione tesa fra alcune famiglie nobiliari; giunto in loco, il santo risolse la questione senza troppe complicanze e fondò il primo convento francescano d'Abruzzo (scavando a mano il pozzo del convento, poi andato distrutto). Ricca di storia e cultura, Penne è detta la "città del mattone" per via del cotto, il mattone rosso che veste strade e case, le strade strette, retaggio medievale. Ed è proprio dopo aver attraversato i suoi vicoli tortuosi che s'inerpicano sui colli che lo sguardo abbandona gli splendidi monumenti e sontuosi palazzi settecenteschi, come il Palazzo Tucci, l'edificio rinascimentale del Giustiziere, per aprirsi su un panorama che vede protagonista il Gran Sasso. È a Penne che prende vita la storia di Rustichella d'Abruzzo, oggi pastificio artigianale noto in più di 70 paese al mondo.

La Famiglia Sergiacomo

Raffaele Sergiacomo, da mugnaio, decide di fondare nella zona del Carmine (proprio a Penne) un pastificio “primordiale”, che prevedeva l'utilizzo della forza umana o quella degli animali. Mentre a gestire l'organizzazione e la produzione era Zia Serafina, detta Fafina. La produzione avveniva solo in estate perchè l'asciugatura poteva avvenire solo all'aperto sfruttando le correnti di aria calda. L'amore per la pasta spinge uno dei figli di Raffaele, Gaetano Sergiacomo, a dare vita al primo pastificio industriale.
Piero e Nicolina Peduzzi nasce

Rustichella d'Abruzzo

Nel 1981, dall’intuizione di Piero Peduzzi il Pastificio Sergiacomo si trasforma in Rustichella d'Abruzzo. Fautore del nuovo marchio, Piero Peduzzi fu lungimirante nel capire che le cose di una volta, riproposte nel giusto modo, avrebbero acquisito nel tempo il simbolo di qualità e genuinità. L'idea fu quella di proporre la pasta integrale avvolta in una confezione kraft pack (la prima in Italia), e trafilata in bronzo, le stesse trafile utilizzate da Gaetano Sergiacomo, da garantire così la giusta ruvidezza per trattenerne il condimento. Ricordiamo che fino al 2001  la legge vietava di definire pasta qualsiasi prodotto non ottenuto esclusivamente da semola di grano duro; pertanto  la produzione di pasta integrale con la fibra era un prodotto illegale tanto da impedirne la dicitura "pasta" sul pacchetto. Così Piero Peduzzi trovò uno stratagemma per immettere sul mercato la sua innovativa "specialità gastronomica" che riportava solo ed esclusivamente il nome della ricetta tipica del formato (Arrabbiata per le penne, Aglio e olio per gli spaghetti). Per legare la sua idea al territorio abruzzese, fu disegnato il primo logo Rustichella d'Abruzzo.

Rustichella d'abruzzo

Piero Peduzzi traccia le linee guida del nuovo marchio con la visione di esportare la "specialità gastronomica" oltreoceano e di far conoscere soprattutto in Italia la pasta artigianale scomparsa dagli scaffali italiani dopo gli anni 70, quando i colossi della pasta quali Barilla, De Cecco... abbandonarono il metodo tradizionale, quello di Gaetano Sergiacomo, per una produzione esclusivamente industriale. Nel 1991 Piero Peduzzi lascia una grande eredità fatta di passioni, visioni e innovazione. I figli mantengono fede a quanto da lui insegnato e concentrano le loro energie per proseguire la sua visione continuando a garantire all’azienda l’immagine di artigianalità, qualità ed eccellenza.

Rustichella d'abruzzo s.p.a

Nel 2001, l’azienda Rustichella d’Abruzzo si costituisce come S.p.A. Inizia il periodo dell'innovazione per l'azienda senza mai abbandonare il processo artigianale nella pastificazione. Ancora oggi la nostra pasta viene prodotta  con trafila in bronzo, essiccazione lenta e a bassa temperatura e confezionata nell'inconfondibile sacchetto di carta. I nostri passi nella crescita sono segnati da importanti progetti:
  1. PrimoGrano, la prima pasta 100% abruzzese
  2. Specialità regionali
  3. Linea Biologica
  4. 90 Rapida
  5. Linea Zerotre
  6. PastaYoung
  7. Acquisizione azienda agricola per la coltivazione di grano e farro

Quarta generazione

Con Carolina, Stefano e Piero ha inizio la quarta generazione di Rustichella d’Abruzzo. Coinvolti sempre nei progetti di famiglia e imprenditoriali dei propri genitori, sono cresciuti respirando l’ambiente di lavoro. Così l’entrata in azienda è stata per loro un processo del tutto naturale ma rispettando un patto di famiglia che stabiliva le modalità di ingresso.

Carolina, Stefano e Piero infatti hanno intrapreso percorsi indipendenti prima di entrare come parte attiva del team, studiando all’estero e vivendo esperienze lavorative anche in altri settori.

C’è Carolina che si occupa dell’ufficio del personale. Dopo una laurea in economia in inglese, un master e un’esperienza lavorativa all’estero nel campo del business, ha seguito la sua più grande vocazione: “l’amore per le persone.
Stefano, invece, dopo un percorso universitario in giurisprudenza e un master in amministrazione e finanza ha applicato le proprie competenze all’interno dell’azienda ricoprendo un ruolo che si concentra sulla “gestione fiscale e amministrativa di Rustichella. Inoltre, si occupa direttamente del mercato canadese.

Piero si è laureato in Inghilterra arricchendo gli studi con un Erasmus a Copenaghen. “Ha poi lavorato a Barcellona per un anno terminando con un master in imprenditorialità e strategie aziendali. Gestisce un pastificio in India ed è impegnato anche su altri mercati e coinvolto nel progetto di digitalizzazione dei nostri pastifici.
1924


1981
1989
1991
2000
2020
Oggi

Gaetano Sergiacomo

Gaetano Sergiacomo, nonno materno degli attuali titolari dell'azienda, è il figlio di famosi mugnai che operano nell'area vestina, nell'entroterra pescarese. Nel 1924 egli decide di abbandonare l'attività molitoria della famiglia e di creare, nell'arroccato paese di Penne, un pastificio che porta il suo nome. Aggiancato nell'attività dalla moglie Angela, Gaetano vuole per la sua pasta un grano che "parli abruzzese"; grazie alla grande esperienza maturata nel corso degli anni - egli è in grado di valutare la corretta umidità della semola semplicemente infilando una mano nel sacco che la contiene - la pasta prodotta da "Tanuccio" (questo è il soprannome col quale è conosciuto) si fa subito apprezzare, dapprima in ambito locale, poi anche nelle regioni limitrofe. Gaetano e Angela hanno sei figli, nessuno dei quali sembra essere interessato a proseguire l'attività di famiglia.

Famiglia peduzzi

Nel 1865 i Peduzzi, provenienti dalla Valle d'Intelvi, a Chieti trasformando un vecchio mulino, diedero vita alla prima fabbrica di acque gassate.
Nel 1896 nasce Settimio Peduzzi. La gazzosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo. La famiglia Peduzzi intreccerà il suo destino con quello della famiglia Sergiacomo. Fu Piero Peduzzi, il padre degli attuali titolari Gianluigi e Stefania a continuare, malgrado le difficoltà, il lavoro del pastificio, diventando nel frattempo marito di una figlia di Gaetano, Nicolina Sergiacomo.

La Famiglia Peduzzi

I Peduzzi avevano infatti acquistato un vecchio mulino, adibendolo ad abitazione al primo piano e trasformandolo in stabilimento di acque gassate al piano di sotto, la Gazzosa Peduzzi. Quando nessuno dei sei figli di Tanuccio Sergiacomo, così era conosciuto Gaetano, si mostrò interessato a proseguire l'attività del pastificio, fu Piero Peduzzi, il padre di Gianluigi e Stefania Gianluigi e Stefania, a continuare, malgrado le difficoltà, il lavoro del pastificio, diventando nel frattempo marito di una figlia di Tanuccio. Nel 1896 ultimo di sette figli nasce Settimio Peduzzi. In Abruzzo nasce la prima fabbrica di acque gassate. La gassosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo.
Nel 1896 ultimo di sette figli nasce Settimio Peduzzi. In Abruzzo nasce la prima fabbrica di acque gassate. La gassosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo.

Il sogno americano diventa realtà

Piero Peduzzi inizia ad esplorare alcuni mercati esteri i primi scopritori di Rustichella d’Abruzzo, furono proprio i fondatori di Dean & Deluca a New York, che vennero a Pianella  a visitare la nostra nuova realtà. L’incontro di Gianluigi nei sui viaggi a New York con Rolando Ruiz Beramendi ha poi suggellato il successo del nostro marchio in America. Ci preme ricordare l’esordio della pasta di Farro nel 1991 novità dell’anno in Italia, che due ore dopo l’uscita di un articolo sul farro nel New York Times, il nostro distributore di San Francisco terminava le scorte di pasta di farro. Inoltre in America siamo conosciuti come la pasta più artigianale del mondo. In una cena importante alla Casa Bianca furono richieste le nostre orecchiette (con l’impegno a non rendere pubblica la cosa). Grande contributo in Italia, con il caro Giorgio Onesti amico di famiglia e ambasciatore della nostra pasta in Italia. Abbiamo annoverato in questi anni molti estimatori, ricordiamo con affetto l’amato Luciano Pavarotti, il Maestro telefonò direttamente in azienda per chiedere la nostra pasta. Conserviamo ancora una sua lettera di encomio, gelosamente conservata e mai pubblicizzata, poiché ciò che conta per noi sono quelle relazioni autentiche fatte di un’amicizia elettiva.

Rustichella d'abruzzo 4.0

Dal 2020 Rustichella d'Abruzzo inaugura un nuovo impianto per la produzione di pasta all'uovo e formati giganti. Un impianto innovativo 4.0 che conserva le caratteristiche della produzione artigianale secondo il metodo Sergiacomo, la tecnologia ci permette di controllare le fasi produttive ottenendo un alto standard qualitativo. Lo stabilimento si dota di un impianto fotovoltaico utile ad assorbire tutta l'energia necessaria per la produzione.

Penne

Oltrepassando l'arco della porta di San Francesco, si accede al centro di uno dei Borghi più belli d'Italia, un tempo il più importante in Abruzzo. Qui si dice che nel 1216 il Santo andò a “Ponne”, per dirimere una questione tesa fra alcune famiglie nobiliari; giunto in loco, il santo risolse la questione senza troppe complicanze e fondò il primo convento francescano d'Abruzzo (scavando a mano il pozzo del convento, poi andato distrutto). Ricca di storia e cultura, Penne è detta la "città del mattone" per via del cotto, il mattone rosso che veste strade e case, le strade strette, retaggio medievale. Ed è proprio dopo aver attraversato i suoi vicoli tortuosi che s'inerpicano sui colli che lo sguardo abbandona gli splendidi monumenti e sontuosi palazzi settecenteschi, come il Palazzo Stefanucci, l'edificio rinascimentale del Giustiziere, per aprirsi su un panorama che vede protagonista il Gran Sasso. È a Penne che prende vita la storia di Rustichella d'Abruzzo, oggi pastificio artigianale noto in più di 70 paese al mondo.
1924

La Famiglia Sergiacomo

Sergiacomo, da mugnaio, decide di fondare nella zona del Carmine (proprio a Penne) un pastificio “primordiale”, che prevedeva l'utilizzo della forza umana o quella degli animali. Mentre a gestire l'organizzazione e la produzione era Zia Serafina, detta Fafina. La produzione avveniva solo in estate perchè l'asciugatura poteva avvenire solo all'aperto sfruttando le correnti di aria calda. L'amore per la pasta spinge uno dei figli di Raffaele, Gaetano Sergiacomo , a dare vita al primo pastificio industriale.

Gaetano Sergiacomo

Gaetano Sergiacomo, nonno materno degli attuali titolari dell'azienda, è il figlio di famosi mugnai che operano nell'area vestina, nell'entroterra pescarese. Nel 1924 egli decide di abbandonare l'attività molitoria della famiglia e di creare, nell'arroccato paese di Penne, un pastificio che porta il suo nome. Aggiancato nell'attività dalla moglie Angela, Gaetano vuole per la sua pasta un grano che "parli abruzzese"; grazie alla grande esperienza maturata nel corso degli anni - egli è in grado di valutare la corretta umidità della semola semplicemente infilando una mano nel sacco che la contiene - la pasta prodotta da "Tanuccio" (questo è il soprannome col quale è conosciuto) si fa subito apprezzare, dapprima in ambito locale, poi anche nelle regioni limitrofe. Gaetano e Angela hanno sei figli, nessuno dei quali sembra essere interessato a proseguire l'attività di famiglia.
1981
Piero e Nicolina Peduzzi nasce

Rustichella d'abruzzo

Nel 1981, dall’intuizione di Piero Peduzzi il Pastificio Sergiacomo si trasforma in Rustichella d'Abruzzo. Fautore del nuovo marchio, Piero Peduzzi fu lungimirante nel capire che le cose di una volta, riproposte nel giusto modo, avrebbero acquisito nel tempo il simbolo di qualità e genuinità. L'idea fu quella di proporre la pasta integrale avvolta in una confezione kraft pack (la prima in Italia), e trafilata in bronzo, le stesse trafile utilizzate da Gaetano Sergiacomo, da garantire così la giusta ruvidezza per trattenerne il condimento. Ricordiamo che fino al 2001  la legge vietava di definire pasta qualsiasi prodotto non ottenuto esclusivamente da semola di grano duro; pertanto  la produzione di pasta integrale con la fibra era un prodotto illegale tanto da impedirne la dicitura "pasta" sul pacchetto. Così Piero Peduzzi trovò uno stratagemma per immettere sul mercato la sua innovativa "specialità gastronomica" che riportava solo ed esclusivamente il nome della ricetta tipica del formato (Arrabbiata per le penne, Aglio e olio per gli spaghetti). Per legare la sua idea al territorio abruzzese, fu disegnato il primo logo Rustichella d'Abruzzo.

La Famiglia Peduzzi

Nel 1865 i Peduzzi, provenienti dalla Valle d'Intelvi, a Chieti trasformando un vecchio mulino, diedero vita alla prima fabbrica di acque gassate.
Nel 1896 nasce Settimio Peduzzi. La gazzosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo. La famiglia Peduzzi intreccerà il suo destino con quello della famiglia Sergiacomo. Fu Piero Peduzzi, il padre degli attuali titolari Gianluigi e Stefania a continuare, malgrado le difficoltà, il lavoro del pastificio, diventando nel frattempo marito di una figlia di Gaetano, Nicolina Sergiacomo.
1989

Rustichella d'abruzzo

Piero Peduzzi traccia le linee guida del nuovo marchio con la visione di esportare la "specialità gastronomica" oltreoceano e di far conoscere soprattutto in Italia la pasta artigianale scomparsa dagli scaffali italiani dopo gli anni 70, quando i colossi della pasta quali Barilla, De Cecco... abbandonarono il metodo tradizionale, quello di Gaetano Sergiacomo, per una produzione esclusivamente industriale. Nel 1991 Piero Peduzzi lascia una grande eredità fatta di passioni, visioni e innovazione. I figli mantengono fede a quanto da lui insegnato e concentrano le loro energie per proseguire la sua visione continuando a garantire all’azienda l’immagine di artigianalità, qualità ed eccellenza.
1991

Il sogno americano diventa realtà

Piero Peduzzi inizia ad esplorare alcuni mercati esteri i primi scopritori di Rustichella d’Abruzzo, furono proprio i fondatori di Dean & Deluca a New York, che vennero a Pianella  a visitare la nostra nuova realtà. L’incontro di Gianluigi nei sui viaggi a New York con Rolando Ruiz Beramendi ha poi suggellato il successo del nostro marchio in America. Ci preme ricordare l’esordio della pasta di Farro nel 1991 novità dell’anno in Italia, che due ore dopo l’uscita di un articolo sul farro nel New York Times, il nostro distributore di San Francisco terminava le scorte di pasta di farro. Inoltre in America siamo conosciuti come la pasta più artigianale del mondo. In una cena importante alla Casa Bianca furono richieste le nostre orecchiette (con l’impegno a non rendere pubblica la cosa). Grande contributo in Italia, con il caro Giorgio Onesti amico di famiglia e ambasciatore della nostra pasta in Italia. Abbiamo annoverato in questi anni molti estimatori, ricordiamo con affetto l’amato Luciano Pavarotti, il Maestro telefonò direttamente in azienda per chiedere la nostra pasta. Conserviamo ancora una sua lettera di encomio, gelosamente conservata e mai pubblicizzata, poiché ciò che conta per noi sono quelle relazioni autentiche fatte di un’amicizia elettiva.
2000

Rustichella d'abruzzo s.p.a

Nel 2001, l’azienda Rustichella d’Abruzzo si costituisce come S.p.A. Inizia il periodo dell'innovazione per l'azienda senza mai abbandonare il processo artigianale nella pastificazione. Ancora oggi la nostra pasta viene prodotta  con trafila in bronzo, essiccazione lenta e a bassa temperatura e confezionata nell'inconfondibile sacchetto di carta. I nostri passi nella crescita sono segnati da importanti progetti:
  1. PrimoGrano, la prima pasta 100% abruzzese
  2. Specialità regionali
  3. Linea Biologica
  4. 90 Rapida
  5. Linea Zerotre
  6. PastaYoung
  7. Acquisizione azienda agricola per la coltivazione di grano e farro
2020

Rustichella d'abruzzo 4.0

Dal 2020 Rustichella d'Abruzzo inaugura un nuovo impianto per la produzione di pasta all'uovo e formati giganti. Un impianto innovativo 4.0 che conserva le caratteristiche della produzione artigianale secondo il metodo Sergiacomo, la tecnologia ci permette di controllare le fasi produttive ottenendo un alto standard qualitativo. Lo stabilimento si dota di un impianto fotovoltaico utile ad assorbire tutta l'energia necessaria per la produzione.
Oggi

Quarta Generazione

Con Carolina, Stefano e Piero ha inizio la quarta generazione di Rustichella d’Abruzzo. Coinvolti sempre nei progetti di famiglia e imprenditoriali dei propri genitori, sono cresciuti respirando l’ambiente di lavoro. Così l’entrata in azienda è stata per loro un processo del tutto naturale ma rispettando un patto di famiglia che stabiliva le modalità di ingresso.

Carolina, Stefano e Piero infatti hanno intrapreso percorsi indipendenti prima di entrare come parte attiva del team, studiando all’estero e vivendo esperienze lavorative anche in altri settori.

C’è Carolina che si occupa dell’ufficio del personale. Dopo una laurea in economia in inglese, un master e un’esperienza lavorativa all’estero nel campo del business, ha seguito la sua più grande vocazione: “l’amore per le persone.
Stefano, invece, dopo un percorso universitario in giurisprudenza e un master in amministrazione e finanza ha applicato le proprie competenze all’interno dell’azienda ricoprendo un ruolo che si concentra sulla “gestione fiscale e amministrativa di Rustichella. Inoltre, si occupa direttamente del mercato canadese.

Piero si è laureato in Inghilterra arricchendo gli studi con un Erasmus a Copenaghen. “Ha poi lavorato a Barcellona per un anno terminando con un master in imprenditorialità e strategie aziendali. Gestisce un pastificio in India ed è impegnato anche su altri mercati e coinvolto nel progetto di digitalizzazione dei nostri pastifici.
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