I Grani Antichi

Tutela dei grani locali e delle varietà tipiche del territorio
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I cereali noti sin dal Neolitico e alimento principe degli Antichi Romani, hanno da sempre rivestito un ruolo determinante nell’alimentazione quotidiana. Non a caso Rustichella d’Abruzzo ha scelto per la sua linea di pasta 100% biologica il nome TRITICUM che deriva dalla denominazione latina usata per indicare il frumento (chiamato TRITICO dalla necessità di strofinarlo e trebbiarlo per eliminare la pula), proponendo tutte quelle varietà di grano duro (TRITICUM TURGIDUM) da agricoltura biologica legate alla tradizione italiana sin dall’antichità: TRITICUM TURGIDUM DURUM (grano duro e grano duro integrale “Senatore Cappelli”) TRITICUM TURGIDUM DURUM TURANICUM (Semolato di grano duro “Saragolla”) TRITICUM TURGIDUM DURUM DICOCCUM (Semola Integrale di farro).

Triticum

Rustichella d’Abruzzo facendosi sensibile interprete di un’economia eco-sostenibile è riuscita a vincere la sfida della globalità senza per questo recidere il rapporto di simbiosi con il territorio. La sfida è stata quella di proporre prodotti completamente biologici in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. L’agricoltura biologica per il carattere fortemente innovativo delle sue tecniche produttive, non rappresenta solo “un ritorno al passato”, ma si proietta nel futuro.
Le semole

Dal Farro al Senatore Cappelli

Senatore Cappelli

È una varieta’ autunnale selezionata nel 1915 dall’agronomo Nazareno Strampelli. Questo grano italiano, fu dedicato al marchese abruzzese Raffaele Cappelli, Senatore del Regno d’Italia e promotore della Riforma Agraria. Definito il grano duro “più bello che sia mai comparso”, presenta ariste bruno-nere e chicchi grandi, vitrei, di un colore giallo ambra traslucidi; la sua altezza elevata (120/130 cm) lo rende più competitivo verso le erbe infestanti con meno necessita’à di diserbo e per questo adatto alla coltivazione di tipo biologico.

Saragolla

La Saragolla è un’antica varietà di grano duro molto utilizzato in Italia soprattutto durante il Regno delle Due Sicilie ed era così diffusa che con il termine Saragolla veniva identificato il grano duro in generale. Numerose fonti storiche individuano la Saragolla come grano duro pregiato per le sue caratteristiche di resa elevata e per la straordinaria qualità delle sue semole, ottime per la pastificazione in virtù del loro alto tenore proteico.

Farro

Il farro è considerato la più antica varietà di frumento coltivata e veniva utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico ed è stato per decenni alla base dell’alimentazione degli Antichi Romani. Il farro dicocco è la specie maggiormente conosciuta e coltivata in Italia e in particolare in Abruzzo.

Timilia

La Timilia veniva coltivata già nel periodo greco e conosciuta come trimenaios cioè grano a ciclo trimestrale. E’ una varietà antica di grano duro a ciclo breve (la spigatura alta circa 180 cm) piuttosto resistente alla siccità che non necessita di molta acqua. Viene lavorata per mezzo di antiche macine a pietra ed è altamente digeribile, grazie al basso contenuto di glutine. Goethe la descrive come “un dono prezioso di Cerere, da principio mostra una fogliolina assai delicata, poi cresce come il frumento e infine acquista molta forza”.

Mischia

Ispirandoci alla cosiddetta semina partecipativa e/o evolutiva, abbiamo ripercorso le fasi che in passato i contadini svolgevano nella semina dei vari grani duri per ottenere tipologie che meglio si adattavano al clima e al terreno di coltivazione. Oggi con questa tecnica abbiamo l'opportunità di coltivare grani duri locali tutelando la biodiversità nel rispetto dei metodi di coltivazione e dei tempi della natura stessa. Tutto questo per una produzione di grani duri qualitativa e non quantitativa, pertanto il prodotto ottenuto, una pasta semi-integrale, garantisce una produzione numerata di pasta con un rapporto significativo di amido e glutine e con un sapore ben definito tipico del grano

Marzuolo

Una varietà tardiva di grano duro che richiede l'altitudine. Era costume seminare il Marzuolo nei mesi di Marzo/Aprile prediligendo aree collinari o montuose.
Seguendo alla lettera le indicazioni del "Trattato di Economia rustica del Regno delle due Sicilie 1830 abbiamo seminato questo antico grano abruzzese nella nostra area vestina.

Dal Farro al Senatore Cappelli

Tutela dei grani antichi

Farro

Il farro è considerato la più antica varietà di frumento coltivata e veniva utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico ed è stato per decenni alla base dell’alimentazione degli Antichi Romani. Il farro dicocco è la specie maggiormente conosciuta e coltivata in Italia e in particolare in Abruzzo.

Timilia

La Timilia veniva coltivata già nel periodo greco e conosciuta come trimenaios cioè grano a ciclo trimestrale. E’ una varietà antica di grano duro a ciclo breve (la spigatura alta circa 180 cm) piuttosto resistente alla siccità che non necessita di molta acqua. Viene lavorata per mezzo di antiche macine a pietra ed è altamente digeribile, grazie al basso contenuto di glutine. Goethe la descrive come “un dono prezioso di Cerere, da principio mostra una fogliolina assai delicata, poi cresce come il frumento e infine acquista molta forza”.

Marzuolo

Una varietà tardiva di grano duro che richiede l'altitudine. Era costume seminare il Marzuolo nei mesi di Marzo/Aprile prediligendo aree collinari o montuose. Seguendo alla lettera le indicazioni del "Trattato di Economia rustica del Regno delle due Sicilie" abbiamo seminato questo antico grano abruzzese nella nostra area vestina.
IX A.C.


V D.C.
1200
1915

Saragolla

La Saragolla è un’antica varietà di grano duro molto utilizzato in Italia soprattutto durante il Regno delle Due Sicilie ed era così diffusa che con il termine Saragolla veniva identificato il grano duro in generale. Numerose fonti storiche individuano la Saragolla come grano duro pregiato per le sue caratteristiche di resa elevata e per la straordinaria qualità delle sue semole, ottime per la pastificazione in virtù del loro alto tenore proteico.

Mischia

Ispirandoci alla cosiddetta semina partecipativa e/o evolutiva, abbiamo ripercorso le fasi che in passato i contadini svolgevano nella semina dei vari grani duri per ottenere tipologie che meglio si adattavano al clima e al terreno di coltivazione. Oggi con questa tecnica abbiamo l'opportunità di coltivare grani duri locali tutelando la biodiversità nel rispetto dei metodi di coltivazione e dei tempi della natura stessa. Tutto questo per una produzione di grani duri qualitativa e non quantitativa, pertanto il prodotto ottenuto, una pasta semi-integrale, garantisce una produzione numerata di pasta con un rapporto significativo di amido e glutine e con un sapore ben definito tipico del grano

La Famiglia Peduzzi

I Peduzzi avevano infatti acquistato un vecchio mulino, adibendolo ad abitazione al primo piano e trasformandolo in stabilimento di acque gassate al piano di sotto, la Gazzosa Peduzzi. Quando nessuno dei sei figli di Tanuccio Sergiacomo, così era conosciuto Gaetano, si mostrò interessato a proseguire l'attività del pastificio, fu Piero Peduzzi, il padre di Gianluigi e Stefania Gianluigi e Stefania, a continuare, malgrado le difficoltà, il lavoro del pastificio, diventando nel frattempo marito di una figlia di Tanuccio. Nel 1896 ultimo di sette figli nasce Settimio Peduzzi. In Abruzzo nasce la prima fabbrica di acque gassate. La gassosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo.
Nel 1896 ultimo di sette figli nasce Settimio Peduzzi. In Abruzzo nasce la prima fabbrica di acque gassate. La gassosa Peduzzi sarà definita: lo “champagnino” d’Abruzzo.

Senatore Cappelli

È una varieta’ autunnale selezionata nel 1915 dall’agronomo Nazareno Strampelli. Questo grano italiano, fu dedicato al marchese abruzzese Raffaele Cappelli, Senatore del Regno d’Italia e promotore della Riforma Agraria. Definito il grano duro “più bello che sia mai comparso”, presenta ariste bruno-nere e chicchi grandi, vitrei, di un colore giallo ambra traslucidi; la sua altezza elevata (120/130 cm) lo rende più competitivo verso le erbe infestanti con meno necessita’à di diserbo e per questo adatto alla coltivazione di tipo biologico.
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