Il Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi a tradizione cattolica. La parola deriva dal latino "carnem levare" (eliminare la carne), poiché indicava il banchetto che si teneva subito prima della Quaresima. In questo periodo dell'anno vengono proposte tante ricette della tradizione italiana. Oggi parliamo delle famosissime "Chiacchiere", un dolce che ha origine nella Roma antica e si diffonde in tutto il mondo con diverse varianti. A forma di striscia, l'impasto è a base di farina, e può essere fritto oppure cotto al forno. Successivamente si spolvera con zucchero a velo o si ricopre con miele, oppure con cioccolato e/o zucchero a velo. Un'altra versione prevede un mix tra l'alchermes e il cioccolato fondente.
Rustichella d'Abruzzo ha recentemente introdotto la nuova linea di farine biologiche TRITICUM, che porta sulle vostre tavole tutte le antiche varietà dei grani tipici della tradizione italiana coltivate nel passato, rimaste originali ed autentiche nel tempo, senza subire modificazioni da parte dell'uomo. E con il plus del biologico, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, proprio com'è nella nostra storia. Ed è proprio di farine che vogliamo parlarvi, perché nella ricetta di oggi, abbiamo utilizzato quella di Solina 100% Biologica Rustichella d'Abruzzo. Il legame delle popolazioni abruzzesi con questo pregiato e antico cereale risale intorno al 1500. Detti popolari e proverbi celebrano le sue caratteristiche organolettiche, la sua bontà e lo stretto legame con il popolo abruzzese: "Ogni grano torna a solina" oppure "Se il contadino vuole andare al mulino deve seminare la solina." Particolarmente adatta alla lavorazione manuale, è quindi ottima per la preparazione anche di dolci.
Ingredienti per 4 persone:
500 g di Farina di Solina 100% Bio Rustichella d’Abruzzo
75 g di Zucchero
50 g di Burro
2 Cucchiai da cucina di Grappa
3 Uova intere
1 Bustina di lievito per dolci
Baccello di vaniglia
1 Pizzico di Sale
Preparazione:
Per preparare le chiacchiere, setacciate la Farina di Solina assieme al lievito e versate in una ciotola. Aggiungete lo zucchero, il sale, le uova sbattute in precedenza e la grappa.
Lavorate fino ad amalgamare bene gli ingredienti. Unite i semi della bacca di vaniglia e il burro, continuando ad impastare per 15 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Trasferite l’impasto su un piano da lavoro e maneggiatelo rapidamente per dargli una forma sferica, poi avvolgetelo con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Dividete l'impasto in porzioni da 150 g circa e iniziate a lavorare ognuna singolarmente. Appiattite leggermente una prima porzione con il palmo della mano, infarinatela e stendetela con il tirapasta impostato sullo spessore più largo. Ripiegate verso il centro i lati corti della striscia di pasta ottenuta e tiratela nuovamente impostando ogni volta il tirapasta su uno spessore sempre minore, fino a raggiungere i 2 mm.
Con una rotella a taglio smerlato procedete sagomando dei rettangoli di circa 5×10 cm, praticando su ognuno due tagli centrali paralleli al lato lungo. Non appena l’olio raggiunge la giusta temperatura, immergete 2-3 rettangoli di sfoglia con l'aiuto di una schiumarola e fateli cuocere rigirandoli su ambo i lati fino a doratura.
Scolate le sfoglie su carta assorbente e, una volta raffreddate, impiattate e cospargete con abbondante zucchero a velo setacciato.
Buon Appetito!
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